martedì 1 luglio 2008

Traffico 03: il cautomobilista

Il cautomobilista è uno strano animale.

Il cautomobilista si compra un'auto proporzionata alle sue necessità. Compra l'utilitaria se deve andare in città, la station wagon se ha una famiglia numerosa, il SUV se abita in campagna e percorre strade accidentate.
Il cautomobilista prende l'auto quando è necessario. Non la usa per fare i trecento metri che lo separano dal giornalaio. Non pretende di arrivare con tutta l'auto fin dentro la sua destinazione finale, ufficio, negozio, scuola o palestra che sia. Non pretende di guidare fin sotto i monumenti del centro storico e non si arrabbia se si sente dire che il suo mezzo, nato per arrampicarsi sulle mulattiere, non è adatto ai vicoli del centro lastricati di sampietrini.
Il cautomobilista è una persona concreta, e quando compra un'auto non bada alle prestazioni da Formula 1 o alle finiture dal Grand Hotel 5 stelle, ma cerca un mezzo che lo faccia risparmiare sia come acquisto che come costi di gestione, senza inutili optional alla moda.
Il cautomobilista sa che a volte il GPS può essere utile, ma quello schermo attaccato al parabrezza gli dà fastidio perchè ingombra il campo visivo e distrae dalla guida. Inoltre resta comunque affezionato alle care vecchie cartine, che consulta ancor prima di partire, quando sa che deve andare in luoghi che non conosce.
Il cautomobilista non fuma mentre guida, perchè non si sa mai... "dovesse cadermi per sbaglio la cicca..." e comunque non fuma in macchina, perchè è vero che l'auto è sua, ma non ci viaggia mica sempre solo lui! E' un ambiente piccolo e chiuso ed il puzzo di fumo può risultare più fastidioso che altrove. Di conseguenza, il cautomobilista non ha bisogno di usare deodoranti motorizzati con diffusori spaziali o "arbre magicche al mengo" di sorta, che di solito puzzano più degli odori che cercano di coprire.
Il cautomobilista non usa il cellulare mentre guida, e non solo perchè è vietato dalla legge ma perchè ritiene che sia una cosa pericolosa e che distrae. Figuriamoci poi cercare i brani sull'i-pod o scrivere SMS. E anche se è fermo in coda in mezzo al traffico, è convinto che non sia il posto ideale per leggere il giornale o guardarsi un film sulla playstation. Il cautomobilista preferisce auto con i controlli dello stereo sul volante e tende a non cambiare il CD mentre guida, specialmente se per farlo è costretto a rovistare nell'apposita valigetta nascosta sotto il sedile del passeggero.

Il cautomobilista non aspetta l'ultimo momento per partire. Valuta in anticipo i tempi di percorrenza e si prende anche un po' di margine di sicurezza. Per questo tende a non avere fretta quando guida, perché sa di non essere in ritardo.
Il cautomobilista non smania. Per lui i semafori non sono ostacoli ostili, ma strumenti che servono a coordinare il traffico. Altrettanto vale per le rotonde (anche se ultimamente qualche amministratore tende ad eccedere nel loro utilizzo). Il cautomobilista non serba rancore verso l'assessore al traffico, ma cerca di usare i suoi normali diritti civili per fare delle scelte, quando può. D'altra parte un assessore è pur sempre un essere umano, di solito non molto preparato nel suo mestiere e comunque può sempre commettere degli errori. In ogni caso, mentre ci si trova imbottigliati nel traffico, pensare agli assessori non porta a niente di utile.
Il cautomobilista non si inalbera per i limiti di velocità troppo restrittivi, perchè sa bene di non essere un pilota da corsa ma un semplice cittadino che si sposta per necessità e anche perchè sa che fermare un'auto che va a 80 km/h è ben diverso che fermarne una che va a 50.
Il cautomobilista ha una pazienza infinita, e quando trova qualche conducente maleducato, arrabbiato, smanioso, che cerca in tutti i modi di infilarsi davanti a lui per guadagnare anche solo due centimetri di asfalto, lui lo guarda con compassione, lo lascia passare, tira un sospiro e cerca di non pensarci più.
Il cautomobilista ha un occhio di riguardo per i pedoni, specialmente se sono così civili da attraversare sulle strisce pedonali, perchè il cautomobilista sa cosa si prova ad essere pedoni e cercare di attraversare una strada trafficata. Allo stesso modo ha riguardo per i ciclisti, anche quando non sono abbastanza civili da percorrere le piste ciclabili, perchè anche lui a volte usa la bicicletta e sa che le piste ciclabili sembrano disegnate apposta per far dispetto a chi dovrebbe usarle.
Il cautomobilista ha un animo gentile e tende a lasciar passare gli altri, agevolandoli se può, senza lamentarsi, anzi sorridendo.
Il cautomobilista non parcheggia in modi estrosi, cerca sempre di posizionarsi correttamente negli appositi spazi, senza restare a cavallo delle linee o occupare più posto di quello che gli compete. Cerca sempre di lasciare spazio per la manovra su entrambi i lati, per gli altri automobilisti che dovranno parcheggiare vicino a lui. Non usa il fuoristrada per parcheggiare sui marciapiedi. Non ingombra le strisce pedonali e non parcheggia sugli angoli degli incroci.

Il cautomobilista ha sempre con sé in auto un set di attrezzi, lampadine e fusibili di ricambio, l'apposito giubbottino fluorescente, una bottiglia d'acqua e delle salviette umidificate. L'atlante stradale di solito lo porta solo quando serve, ma un "TuttoCittà" è sempre disponibile nel cassetto del cruscotto.
Il cautomobilista ha cura della sua auto, ma senza strafare. Controlla periodicamente i livelli, verifica l'efficienza delle lampadine, la pressione degli pneumatici. Ama che i tergicristalli funzionino a dovere, senza lasciare strisce o aloni. Lava l'auto quando può, senza farne una malattia. Di solito non usa cere speciali che garantiscono CX spaziali, idrorepellenti, termocontrollanti, invisibili ai radar.
Il cautomobilista non installa dispositivi appositi per identificare gli autovelox e, soprattutto, non lascia CD sul lunotto posteriore, che tanto non servono a niente. Non ha spruzzato di lacca la targa. Non usa appendere corni portafortuna allo specchietto retrovisore.
Il cautomobilista ha sempre l'assicurazione in regola.


Il cautomobilista è un animale mitologico.
Ogni tanto qualcuno afferma di averne visto uno in compagnia di un unicorno e di un'araba fenice, ma sappiamo che è falso perchè nemmeno Voyager ne parla mai...

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