La cosa fondamentale che penso si debba chiarire è: chi siamo?
Che cos'è il Popolo Viola di Firenze? Ma prima ancora: che cos'è il Popolo Viola?
Il Popolo Viola è un MOVIMENTO: una moltitudine magmatica e variegata di persone che si sono riconosciute il 5 dicembre 2009 in una parola d'ordine collettiva, per rivendicare la quale si sono mobilitate.
La parola d'ordine era semplicissima: "Berlusconi, dimettiti! Berlusconi, fatti processare!"
Se vogliamo, da questo concetto ne possiamo derivare molti altri (rivendicazione della legalità, difesa della costituzione, no alla mafia nello stato, no alla politica corrotta, difesa della magistratura, ecc.) ma prima di cominciare a dettagliare e specializzare, col rischio di dividere e confondere, io penso che si debba fermarsi un attimo qui, sulla parola d'ordine iniziale che ha saputo mobilitare "90000" persone che hanno fatto una meravigliosa manifestazione a Roma. Così meravigliosa che sembravano un milione!
Nello slogan "Berlusconi, dimettiti! Berlusconi, fatti processare!" ci si possono riconoscere tantissime persone, anche estremamente diverse fra di loro.
In piazza ho visto tanti militanti dei partiti post-comunisti italiani, ma c'erano anche militanti dell'IDV, c'erano sicuramente molti moderati. Forse in piazza non c'erano, ma sono convinto che anche molte persone di destra si riconoscano in questa frase: tutte quelle persone che pensano che i meriti debbano essere premiati e che i delinquenti debbano essere puniti. Sono sicuro che esistano!
E' un concetto sicuramente trasversale rispetto agli orientamenti religiosi: un ateo, un agnostico, un cattolico, un musulmano. che cosa dovrebbe fare distinzione, quando si sta parlando di lasciare che un pluri-inquisito sia processato e che non si nasconda in parlamento, al governo, a farsi le leggi su misura per scampare il carcere? Niente, io credo.
Quindi io vedo il Popolo Viola come un nutrito gruppo di persone di tutte le età, di tutte le religioni, di tutti i sessi, di tutte le professioni, accomunate dal desiderio di vedere Berlusconi in tribunale a rispondere di ciò che gli viene contestato.
Sono convinto che queste persone siano qualche milione, in Italia. Un milioncino, più o meno, l'abbiamo visto manifestare a Roma, ma di sicuro per ogni persona che ha trovato il tempo e la possibilità di partecipare alla manifestazione, ce ne saranno almeno tre o quattro che non hanno avuto modo di farlo.
Viceversa, ogni 40, 50, 100 persone che sfilavano nel corteo ce n'erano due o tre che si erano prese la briga di preparare la manifestazione: scrivere, stampare e distribuire volantini, edificare chioschi, noleggiare pullman, diffondere la notizia.
All'indomani del 5/12, è su queste persone che io ho riposto le mie speranze, convinto che non avrebbero mollato dopo aver visto il successo della manifestazione. Ero sicuro che i promotori e gli organizzatori, a tutti i livelli, dalla capitale fino al più sperduto paesino di periferia, avrebbero avuto voglia di continuare, di mantenere i contatti, di darsi da fare per non fermarsi lì. Ed infatti sta proprio succedendo così: c'è stato un incontro nazionale a Napoli, si stanno promuovendo sit-in in tutta Italia in difesa della costituzione, si stanno consolidando localmente dei gruppi di persone che prima del 5/12 neanche si conoscevano ma che adesso hanno voglia di collaborare per realizzare insieme qualcosa di concreto.
Allora la risposta alla domanda iniziale è: il Popolo Viola è una creatura sociale a densità non uniforme.
. E' composta da un piccolo popolo di volonterosi che si è dato da fare per organizzare la manifestazione del 5/12 e che continua a restare in stato di agitazione.
. Poi è composta da un milione di persone circa che sono disposte a sacrificare una domenica del loro tempo e qualche decina di euro dei loro soldi per sfilare pubblicamente e gridare ad alta voce: "noi ci siamo, non ci siamo bevuti le falsità che ci propinate ogni giorno da giornali e TV e non staremo inerti a guardarvi rovinare il nostro paese".
. Poi è composta da qualche altro milione di simpatizzanti, che condividono l'idea ma che non hanno modo o volontà di fare qualcosa di più.
E poi penso che esista anche qualche altro milione di persone che avrebbero il potenziale per far parte del Popolo Viola ma che si fanno distrarre dagli impegni e dagli svaghi, che non seguono volentieri la politica perché "è tutto un magna-magna" e preferiscono ritirarsi nella loro sfera privata, senza guardarsi troppo intorno. Queste persone, se opportunamente stimolate ed informate, potrebbero facilmente cambiare idea, almeno su una cosa così basilare e fondamentale come non essere governati da un corruttore in odor di mafia.
Come può muoversi questa creatura "a densità non uniforme"? Come è nella sua natura: in modo non uniforme. Il suo obiettivo è chiaro, ma non è affatto semplice da raggiungere e quindi ci sarà bisogno di darsi da fare su più fronti, con iniziative diverse, cercando di valorizzare anche le differenze fra gruppi diversi che ne fanno parte. L'unico limite alle possibili iniziative è la nostra fantasia. Ce ne saranno alcune più efficaci, altre meno. Ce ne saranno alcune condivise da tutti ed altre che faranno storcere il naso a qualcuno, ma la cosa che non dobbiamo scordare è che il Popolo Viola è un movimento, costituito da realtà molto diverse fra loro, che possono avere valori e opinioni molto diverse fra loro, salvo il fatto di essere tutti accomunati dal desiderio di vedere B. in tribunale a rispondere delle sue azioni.
E' molto importante avere ben presente questa cosa.
Il Popolo Viola non è un partito. Non esiste la tessera di iscrizione, non esiste un filtro alle adesioni,
Chiunque può farne parte se solo lo decide e condivide la causa comune.
Non esistono le "sezioni" o i "circoli" ufficiali, chiunque può formare un gruppo viola come e quando vuole, indipendentemente da quelli che già esistono. A Firenze per ora ne esiste uno solo, ma io spero che presto se ne formino altri. Il gruppo Facebook "Il Popolo Viola Firenze" conta più di duemila iscritti, mentre alla scorsa riunione eravamo circa una trentina. Molti altri possono cominciare a riunirsi ed a decidere di fare qualcosa di concreto.
Più gruppi locali significa più attività, più autonomia, anche più comodità di partecipare.
Il Popolo Viola non ha comitato centrale, non esiste una "direzione". Al massimo possono esserci dei "leader" riconosciuti ma non sono investiti da nessuno e non hanno garanzie di restare tali. Chi ha aperto un gruppo su FB è solo uno come gli altri. E' proprietario del gruppo su FB ma non certo del Popolo Viola nella vita reale. E lo stesso vale per chi si è sbattuto per organizzare la manifestazione del 5/12: aver fatto volantinaggio, aver organizzato i pullman, aver tenuto i chioschi, sono tutte cose ottime di cui tutti siamo grati, ma non significa che il Popolo Viola sia appannaggio solo di queste persone.
Allo stesso tempo, è comprensibile che queste persone restino naturalmente un punto di riferimento: che gli altri guardino a loro come ad una guida, perché hanno già dato prova di fare sul serio e di avere passione e dedizione alla causa comune.
Dobbiamo avere ben presente la differenza fra l'autorevolezza di chi viene riconosciuto spontaneamente come leader e la carica di un rappresentante che viene nominato tale durante un'assemblea, mediante una votazione. Sono due cose diverse, entrambe legittime, ma si applicano a contesti diversi. Il Popolo Viola, almeno per ora, come qualsiasi movimento non ha un "capo" eletto, non ha un "vertice" eletto, non ha "funzionari", non ha "segretari provinciali o comunali".
Infine, ancora più importante, il Popolo Viola non ha centralismo: le decisioni non vengono prese da un "vertice" che non c'è. Chiunque può proporre un'iniziativa e chiunque può decidere di aderire, farla sua e metterla in pratica. Non è necessaria la perfetta coerenza di operato fra tutti i membri del Popolo Viola. Non è necessariamente un male che ci siano moti scoordinati, perché la natura molteplice dei movimenti porta necessariamente ad una molteplicità di punti di vista, di sensibilità, e quindi di iniziative concrete che ne derivano.
Qualcuno riterrà più utili i sit-in, qualcuno preferirà fare controinformazione sulla rete, qualcuno sceglierà iniziative eclatanti tipo i flash-mob, qualcuno appoggerà atti simbolici più "soft" come regalare sciarpe o saponette ai parlamentari... e qualcuno magari organizzerà dei gruppi di preghiera, perché no? Se le suore orsoline decidessero di indire una settimana di preghiera perché B. rinsavisca, si dimetta e si faccia processare, potrebbero a pieno titolo dire di essere parte del popolo viola!
Perché il Popolo Viola è un movimento.
Non è religioso e non è laico. Non è etero e non è gay. Non è bianco e non è nero. Non è di destra e non è di sinistra. Non è giovane e non è anziano. Non è precario e non è imprenditore. Non è povero e non è benestante. O meglio, è tutte queste cose e molte altre ancora, ma non è questo che lo caratterizza.
L'unica cosa che caratterizza il Popolo Viola è che tutti i suoi partecipanti vogliono vedere Berlusconi dimettersi ed andare ad affrontare civilmente i suoi processi, senza tentare di violentare la legge e lo stato per pararsi il culo. Punto.
Non ci sono altri scopi. Il Popolo Viola non è nato per combattere la fame nel mondo, il capitalismo, il comunismo, la discriminazione sessuale, il razzismo, l'inquinamento, l'effetto serra, la vivisezione, la lobby delle case farmaceutiche, il digital-divide, l'analfabetismo di ritorno, l'elettrosmog, i PM10, le zecche sui treni, l'incompetenza dei manager ed i loro compensi miliardari, il precariato, l'ignoranza, la maleducazione, la sporcizia, il calo delle vocazioni, la perdita della fede, il cinismo, l'egoismo o chissà che altro... tutte cause onorevolissime (secondo i punti di vista!) ma che non hanno niente a che vedere con la ragion d'essere della manifestazione del 5/12 scorso e, di conseguenza, del Popolo Viola.
Se cominceremo ad inserire altri argomenti nel Popolo Viola, cominceremo a dividerci, ad evidenziare le differenze che ci sono e sono tante! Perché siamo tanti, siamo diversi, abbiamo tanti cervelli e tanti cuori diversi, mentre quello che ci unisce è una singola cosa ben precisa che tutti noi desideriamo con forza:
"Berlusconi, dimettiti! Berlusconi, fatti processare!"
4 commenti:
quindi, paradossalmente, il popolo
viola è una creatura di berlusconi:
no berlusconi = no popolo viola
francamente spererei in qualcosa
di più....;-)
complimenti per il blog!
Si sono d'accordo con al-pi.Oltre a "Berlusconi dimettiti, Berlusconi fatti provessare" bisogna sottolineare i caratteri in positivo. No Berlusconi day prima e popolo viola poi voglione anche significare "Si ad una cultura di legalità,Si ad un'informazione autentica ecc ecc..." come sottolinei anche tu all'inizio.
Concordo sull'essere cauti ed evitare "specializzazioni" eccessive, a patto che non significhi ancorarsi sul fronte del "No" e basta.
non sò se leggerai tal commento però ci sono parecchie se non troppe imprecisioni da parte tua del movimento. primo perché ( a parte il primo momento con la manifestazione del 5/12 ) noi non siamo solo contro berlusconi ma contro tutto ciò che lui rappresenta o potrebbe rappresentare quindi un modo di far politica e di visione del mondo totalmente diversa da quella che vogliamo certo questo nostro schierarci ha fatto si che ci siano stati ed ancor ci sono contrasti divisioni etc. ma questo stà a significare che siamo vivi e nonostante tutto continuiamo senza sosta ad andare avanti per finire Berlusconi sicuramente ha dato l'input finale alla coscienza di chi oggi si riconosce come viola però questo sentimento che era nell'aria se non sarebbe iniziato oggi sarebbe partito fra un pò ma ci sarebbe stato comunque perché è tutto il sistema italia che è sbagliato per non parlare del resto del mondo e noi siam qui per questo per cercar di fare dei cambiamenti basati sulle nostre idee ciao
Se Berlusconi sarà presidente, rinunceró alla cittadinanza italiana
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