martedì 11 novembre 2008

Esprit de finesse

I figli di puttana e troia sono pregati di non lasciare bottigliette lattine ecc..
Questa garbata avvertenza fa bella mostra di sé nei pressi di uno dei cantieri della Tramvia di Firenze, per l’esattezza sul perimetro di un’area di deposito materiali all’interno della stazione ferroviaria di Santa Maria Novella.

La frase recita: “I figli di puttana e troia sono pregati di non lasciare bottigliette lattine ecc..”

Leggendola m’è sorto un dubbio semantico: lo status di “figli di puttana e troia” dipende dal fatto di lasciare rifiuti in quella zona o no? Da una semplice analisi logica del testo sembrerebbe di no. Suonerebbe un po’ così: “Coloro che effettivamente sono figli delle suddette signore sono pregati di non lasciare rifiuti”.
Però non ha molto senso. E’ evidente ad una semplice analisi umorale del periodo che l’epiteto si rivolge a coloro che GIA’ hanno lasciato rifiuti. Parafrasando il testo: “Quelli che lasciano rifiuti qui sono dei figli delle solite signore, fate quindi in modo di smetterla, per cortesia”.

A questo punto però sorge un curioso circolo vizioso di sillogismi, in cui i due significati della frase si rincorrono a vicenda senza fine:
- se lasciate dei rifiuti qua, siete dei figli di quelle signore là
- se siete figli di quelle signore là, non dovete lasciare rifiuti qua
- se non lasciate rifiuti qua, non siete figli di quelle signore là
- ma se non siete figli di quelle signore, allora potete lasciare rifiuti, divenendo però così figli delle medesime e perdendo quindi il diritto a farlo


La logica non va a braccetto con la foga…

1 commento:

Anonimo ha detto...

Lo trovo semplicemente esilarante e... molto logico. Quasi un esprit de géométrie!