lunedì 3 novembre 2008

Autovelox e Duralex

bicchieri Duralex
Gli italiani sono veramente eccezionali.
Si fa una legge, si comincia ad applicarla e subito, come per magia, si scopre che non va bene.
Anche sulle cose semplici, quelle che sembrano di buon senso a tutti… ma a patto che non ci tocchino di persona, sennò non va più bene.

Le corsie preferenziali, per esempio.
Per aiutare il trasporto pubblico, per evitargli gli intoppi del traffico, si stabilisce che siano create delle corsie dove possono transitare soltanto autobus, taxi e ambulanze. Sembra una cosa intelligente, condivisibile, apprezzabile.
Eppure, appena ne metti una, vedi che gli automobilisti ci vogliono passare lo stesso, anche se non ne hanno diritto. Cominciano a transitare allegramente nella corsia riservata e magari qualcuno si lamenta pure di questo malcostume (qualcuno che non passa mai in auto da quelle parti!). Allora la Polizia Municipale manda un paio di ausiliari a fare qualche multa, così, a mo’ di deterrente.
Ed è lì che si scatena il delirio!
Partono le multe e gli automobilisti non le accettano. Si arrabbiano con gli ausiliari. Sostengono che non erano “abbastanza visibili” e se il poliziotto di turno non è “abbastanza visibile” allora le multe che fa non sono valide…

Ecco, è qui che volevo arrivare.
L’Italia è un paese dove la legge si applica solo fino a prova contraria. Nel caso specifico, non conta che un automobilista abbia commesso un’infrazione e che sia stato conseguentemente sanzionato. No. Ci si inventa l’incredibile per evitare la multa. E la cosa più allucinante è che il concetto passa! Va a finire in televisione, con rappresentanti dei comitati di automobilisti inferociti che dicono “non è che contestiamo il fatto di aver commesso l’infrazione: è il modo in cui è stata fatta la multa che non ci sta bene”.

E perché non ti sta bene? In base a quale principio? Rispetti la legge solo se non ti controlla nessuno? Allora quando non sei controllato, ti senti autorizzato a rubare, ad evadere le tasse, ad ammazzare qualcuno?!?!?

Si sostiene che gli autovelox siano legittimi solo se la posizione è stata precedentemente segnalata sul sito del ministero e se c’è una pletora di cartelli che avvisano della posizione del dispositivo.
Ma che senso ha? “Questa strada è sottoposto a controllo elettronico della velocità”… sul resto delle strade potete fare il cazzo che vi pare… non lo so: è un modo di far rispettare la legge questo?

Ecco, io vorrei, all’esatto opposto di quanto sostenuto da questi signori, che la sorveglianza del traffico fosse assolutamente invisibile. Che le multe arrivassero ai contravventori senza alcuna altra giustificazione che non il fatto che hanno commesso un’infrazione. Hai superato i limiti? Multa. Ti sei imbucato in una corsia preferenziale? Multa. Senza vigili ben visibili. Senza giacchettini fluorescenti degli ausiliari. Senza cartelli all’inizio della strada che preavvisano “guardate che vi controlliamo”.
Se la legge è giusta, va rispettata sempre e comunque.
Se non è giusta, ci si batte per farla togliere.
Volete il limite di velocità a 300 km/h? Volete che gli autobus e le ambulanze si incolonnino nel traffico come tutti gli altri? Bene, fate una raccolta di firme, stuzzicate i vostri politici, fatevi sentire, ma DITELO! Ditelo chiaramente, invece di nascondervi dietro a delle scuse ridicole.

Sennò fate come quel tizio che dice “se mi processano è perché ce l’hanno con me, e se cade tutto in prescrizione allora sono innocente”… ma forse quella persona sta dove sta proprio grazie a voi!

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