venerdì 26 settembre 2008

Bocciàti!




Uno ascolta i tiggì e sente:

E’ illegale se un insegnante minaccia di bocciare un allievo. Lo dice la cassazione!

Poi però ascolti il seguito e diventa:

E’ illegale se un insegnante minaccia ingiustamente di bocciare un allievo. La cassazione ha confermato la condanna per un professore che aveva minacciato una sua allieva.

Ancora ti sfugge qualcosa. Come mai queste minacce? E che significa “ingiustamente?
Allora vai ad informarti per bene e scopri che

La cassazione ha confermato una sentenza contro un insegnante che aveva minacciato un’allieva di bocciarla come ritorsione in seguito a scontri avuti con la madre della suddetta allieva.

Ma allora di che stiamo parlando?
Lo fate apposta?

Il problema non è se la cassazione chiarisce, il giorno dopo, con un comunicato, per far chiarezza di tutte le sciocchezze dette. No. Il problema è se i giornalivendoli decidono che fa più scoop una notizia falsa vagamente attinente ad un fatto di cronaca che non il fatto di cronaca in sé.

A chi gliene frega niente se un professore, che peraltro ha già avuto da ridire con la madre, dice alla figlia che la boccerà? Ma vuoi mettere invece se monti ad arte un bel fraintendimento e fai credere a tutti, insegnanti e studenti e famiglie degli studenti, che la prossima volta che un professore dirà “Stai attento Adinolfi, hai già due insufficienze, se non ti dai da fare ti boccio” potranno denunciarlo e pretendere un risarcimento? Grasso che cola!!! Ma falso.
Roba buona giusto per fare due commenti qualunquisti in metro mentre si va a lavorare… o per far lucrare qualche avvocato senza scrupoli…

E poi, fatemelo ripetere, che fa sempre bene: NON SIAMO IN AMERICA!
In Italia la legge funziona diversamente da tutti i film americani che ci beviamo ogni sera in tivvù, dove si va a ripescare un precedente del 1814 per scagionare un imputato due secoli dopo. Da noi il "precedente" non esiste. Due giudici possono emettere due sentenze contrapposte su due casi identici e non succede niente!
E soprattutto, la Cassazione non fa le leggi! La Cassazione dice solo se il processo si è svolto secondo le regole o no. Se sì, bene! Se no, si rifà tutto da capo. Ma non è mai la Cassazione ad emettere la sentenza sul caso in questione. Quindi basta con ‘sta storia “l’ha detto la Cassazione”.
Casomai “l’ha detto la sentenza di appello e la Cassazione l’ha confermato”.

Però fa molto meno scena così, eh?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La cassazione ha fatto il suo lavoro e la sentenza è ineccepibile.

Eccepibile è, piuttosto, chi pensa che da una sentenza, evidentemente data su un caso specifico e ben circostanziato (questo scemo doveva essere radiato dalla scuola pubblica molto prima, per il fatto che obbligava i suoi alunni a prendere ripetizioni da lui quando sapeva perfettamente che non poteva dargliene) si possa trarre una regola generale.

E comunque da che mondo è mondo UN insegnante non può bocciare nessuno perché la bocciatura o la promozione dipende dal consiglio di classe che la vota a maggioranza. *UN* solo professore non boccia nessuno e ci mancherebbe anche altro.

Adinolfi con due insufficienze può tranquillamente sperare nella promozione a settembre. Nel frattempo babbo e mamma gli compreranno il motorino.

Lys ha detto...

Bentornato, inclito ospite! :-)
Sensibile all'argomento "scuola"? :-)))

Mi aspettavo invece un commento del Viz, che correggesse qualche mio strafalcione giurisprudente, ma evidentemente non sono stato poi così grossolano. :-)

Mi resta però l'interrogativo principe: ma perché i nostri giornalisti sono convinti che la Cassazione emetta sentenze nel merito e che "quando l'ha detto lei" allora diventa legge?
Hanno visto troppi telefilm da piccoli???