giovedì 5 giugno 2008

Traffico 01: i fondamentali.

Premessa n° 1: il traffico a Firenze è esasperante.
Premessa n° 2: i fiorentini sono dei gran rompiscatole.

Raffica di sillogismi: un fiorentino nel traffico rompe le scatole, un fiorentino nel traffico è esasperato, un fiorentino esasperato romperà le scatole più del solito, ma, essendo nel traffico, le romperà ai suoi vicini che sono anch'essi fiorentini nel traffico, esasperati a loro volta, innescando così una catena di frustrazione e nervosismo collettivo che i sensitivi percepiscono anche dalla Nuova Zelanda (notoriamente il punto più lontano da Firenze dell'intero pianeta).

Non so se si tratti di energie negative, radiazioni psichiche, feromoni nebulizzati o che altro, ma sta di fatto che questo nervosismo è contagioso: chiunque transiti in questa specie di "smog isterico" ne resterà contaminato, comincerà a formulare pensieri astiosi contro tutto e tutti, vorrà rivalersi di qualsiasi inezia su chiunque gli passi a tiro e, comunque, continuerà ad avere le palle girate per tutta la giornata.
Se siete un fiorentino che lavora in centro (come me), andando a lavorare la mattina vi caricate per tutta la giornata; la sera, tornando a casa, vi caricate fino alla mattina seguente.
Chissà se è nato prima il traffico o l'acidità di carattere dei fiorentini? Di sicuro sono due cose che si alimentano reciprocamente.

Così, se ho la fortuna di svegliarmi calmo e riposato, mi è sufficiente salire sulla moto ed uscire dal cancello del cortile per ritrovarmi a maledire mentalmente chiunque non abbia una guida più che esemplare, insultare sottovoce digrignando i denti chi fa manovre stupide (praticamente tutti) ed inveire e sbracciarmi contro chi le fa più sporche degli altri. Sono meno di quindici minuti, salvo imprevisti, ma arrivo in ufficio stanco e teso come se avessi corso le 24 ore di Le Mans sotto la pioggia. Se poi mi girano già al risveglio, è la rovina...

Bisognerebbe inventare un modo per disinnescare questa reazione a catena. Ci vorrebbe qualcosa come le sbarre di piombo che si usavano (si useranno ancora?) nei reattori nucleari: qualcosa che assorba le radiazioni in eccesso per evitare che la reazione si propaghi in modo incontrollato ed il sistema esploda... degli assorbitori di nervosismo...

Certe volte, quando non sono ancora salito in moto ed il mio stato d'animo è ancora relativamente sereno, comincio a recitare fra me e me un mantra propiziatorio: "non ho fretta... non ho fretta... sono partito per tempo... non ho bisogno di correre... non ho motivo di essere nervoso... se incontro uno stupido, posso lasciarlo passare... non ne va del mio onore... non è una gara... non ho fretta... non ho fretta... "

Credo di non essere riuscito nemmeno una volta a mantenere attivo il mantra fino all'arrivo a destinazione.

E d'altra parte non è una cosa che posso fare da solo.
Dovrebbero farlo tutti.
Dovreste farlo anche voi con me. Tutti quanti!
Qualcuno che sbrocca c'è sempre, ma se si trova intorno persone tranquille resta un caso isolato e si smorza da solo.

Fatelo anche voi.
Fatelo anche voi!
Autoipnotizzatevi!

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