giovedì 9 aprile 2009

Abbiamo bisogno di Radio Londra?

le radio di una volta
L'informazione in Italia fa pena. Se uno ancora non la pensa così, credo che sia impossibile riuscire a fargli constatare la realtà dei fatti; evidentemente vive in una realtà mentale parallela, in cui i parlamentari sono persone oneste, i giornalisti sono indipendenti e non esiste la criminalità organizzata.

Chi non ha spento il cervello dovrebbe invece, anche solo per amor di contraddittorio, ascoltare Marco Travaglio e Beppe Grillo. Ascoltare. Non bere. Ascoltare, riflettere, valutare. Le informazioni che danno Travaglio e Grillo sull'asservimento dell'informazione al potere politico-economico (più economico che politico) italiano sono angoscianti.
Io ho visto Grillo in TV dalla D'Amico a Exit. Non mi importa niente della polemica "contraddittorio sì-contraddittorio no". Non mi importa niente della suscettibilità degli ospiti che si sono sentiti sminuiti dal fatto che Grillo non ha voluto ascoltare le loro... le loro... argomentazioni, diciamo così. Invece mi fa incazzare come una biscia quello che giustamente Grillo denuncia il giorno dopo sul suo blog:

"..."le persone citate" che non ha neppure il coraggio di citare. Tutti i media hanno parlato della fuga di Grillo (...) Nessuno ha riportato i nomi delle "persone citate". Gli innominabili. La Repubblica di ieri, in un trafiletto, ha scritto di un violentissimo attacco di Grillo. Senza specificare contro chi, perché, con riferimento a quali fatti. Nel programma ho nominato i campioni dell'economia italiana. I Manager Wanted. Colaninno, Geronzi, Ligresti, Scaroni."

Gli stessi personaggi illustri che così spesso sentiamo nominare a Report. Quelli per cui si fanno leggi salva-bancarottieri o si applicano modifiche ai piani regolatori per sanare gli abusi dei palazzinari.

E chi diffonde queste notizie in Italia?
Report di Milena Gabanelli
Riccardo Iacona
Marco Travaglio (sul suo blog e in AnnoZero)
Beppe Grillo

Punto.

Marco Travaglio fa eco a Grillo dal suo blog quando parla della genesi di Forza Italia. Siamo ancora nel 1993, Berlusconi non è ancora stato due volte Presidente del Consiglio, non ha ancora fatto tutte le leggi che sappiamo...

"...in una conferenza stampa in quei giorni a Torino, al Lingotto, io gli chiesi se era vero che Craxi avesse partecipato a queste riunioni e lui, invece di rispondermi, mi disse "si vergogni di farmi questa domanda". Era una conferenza stampa: in un altro paese immagino che tutti i giornalisti avrebbero rifatto la stessa domanda fino a ottenere la risposta, invece i colleghi, che sono quelli che fanno parte del codazzo, che sono ormai quasi di famiglia per lui, mi guardarono come dire: "ce lo disturbi, così ci rimane male, ci rimane storto per tutta la giornata". Io mi ritirai in buon ordine, non conoscendo queste usanze altamente democratiche."

Chi è che in Italia ci parla di collusione fra Forza Italia e criminalità organizzata? Chi è che denuncia i problemi di una finanza che truffa i cittadini? Chi è che racconta la tragedia dei "derivati" che metteranno in ginocchio l'amministrazione pubblica italiana? Chi è che racconta il mondo dei precari? Chi parla della ricerca che scappa all'estero?
Sono sempre loro.
Finché durano sono loro.

Oggi fa scalpore l'ennesima gaffe di Berlusconi a proposito dei terremotati "in campeggio per il fine settimana". Mi sono ascoltato il testo integrale e, sinceramente, non è quella gran gaffe che sostengono i quotidiani di tutto il mondo... ah, già, perché è all'estero che questa notizia ha fatto scalpore, mica in Italia!
Guardate qua:
http://chediconodinoi.blogspot.com/2009/04/berlusconi-le-vittime-del-terremoto.html
Telegraph, El Pais, Le Figaro, Spiegel, El Mundo, ABC.es... riportano una notizia che in Italia non c'è. Semplicemente non c'è. Neanche sui giornali dell'opposizione! Se ne parla solo su Google News, giustamente a proposito della polemica internazionale. Non è che la notizia in sé ci interessi, no. Ci interessa solo che dall'estero ci danno addosso e se qualcuno si pronuncia, è per insorgere strenuo in difesa del premier, vedi Messaggero e fonti ufficiali dello Stato.

E qui torniamo alla domanda del titolo.
Durante la seconda guerra mondiale l'Italia era governata da Benito Mussolini. Non voglio fare paragoni. E' un semplice dato di fatto. I media erano controllati dalla propaganda di regime, quella a cui fa il verso tanto bene Corrado Guzzanti con i suoi Fascisti su Marte. Se un italiano voleva sentire una campana diversa doveva sintonizzarsi nottetempo, di nascosto ovviamente, sulle frequenze di Radio Londra che trasmetteva informazioni in italiano sulla situazione internazionale. Ci pensava l'estero a dare agli italiani un po' di informazione non controllata dal potere italiano.
Avevano i loro interessi, ovviamente. L'Inghilterra era in guerra con l'Italia fascista e questo era un ottimo mezzo per combattere il fascismo fomentando l'opposizione al regime e la Resistenza dei partigiani. Nessuno fa niente per niente. Ma dal mio punto di vista facevano bene.

Abbiamo di nuovo bisogno di questo?
Dobbiamo di nuovo rincorrere la stampa estera per capire che cosa succede in Italia?
Da 15 anni Internazionale fa proprio questo: ci offre in italiano estratti dalla stampa estera, su argomenti di attualità e sull'Italia.
E lo fa ancora, stando in Italia.

E poi c'è la rete. Ci sono i blog, ci sono le piccole realtà di informazione parallela, spesso gestite da privati in prima persona ma che in molti casi sono fondamentali per far girare le notizie. Cercate su un motore di ricerca la chiave "berlusconi camping" e vedrete che in Italia la notizia ha circolato soprattutto sui siti privati.

Insomma, la risposta alla mia domanda, per ora, è "forse no". Abbiamo ancora una rete televisiva (UNA SOLA!!!) che ospita tre programmi, anzi due e mezzo (va bene Travaglio, ma Santoro non lo reggo proprio, scusatemi) molto importanti, ed abbiamo Internet su cui Travaglio, Grillo e molti altri possono ancora esprimersi... almeno finché la legge bavaglio sulle "pubblicazioni online" non verrà redatta opportunamente e poi approvata, magari senza neanche troppo clamore dell'opposizione, che in questo caso ha già dato adito a fortissime preoccupazioni.

Personalmente cerco di non perdere neanche una puntata di Report e mi sono iscritto, via RSS, ai blog di Travaglio e Grillo.
E sul mio blogghettino sfigato provo a fare un po' di ping-pong...

... e vi rimbalzo anche questa vignetta, del mio amico Fabio Lai, perché penso proprio che meriti!
Macerie

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