giovedì 29 maggio 2008

Negozi e lessico

Qualche mese fa sono andato a Roma e mi sono imbattuto in questa curiosa (almeno per me) insegna:


Il cartello grande recita "salsamenteria". Io, che sono fiorentino (e brontolone) ho subito pensato "Che nomi stravaganti che usano da queste parti! Chissà cos'è una salsamenteria... un negozio che vende salse alla menta? Ah, ah, ah!"

Insomma, facevo lo spiritoso (scarso) fra me e me, coltivando però nel frattempo un germoglio di curiosità sul significato esatto del termine. Eh già, perchè oltre che brontolone sono anche pedante e sono un accanito sostenitore dell'importanza fondamentale della proprietà di linguaggio. Mi diverte sfogliare il dizionario alla ricerca di parole sconosciute, mi stizzisco quando vedo o sento giornalisti, speaker e politici usare la lingua italiana come fosse uno straccio da pavimenti, correggo le frasi dei miei amici: un vero piantagrane!

Stavolta però sono rimasto fregato! Sul sito internet del dizionario DeMauro ho trovato la laconica definizione di salsamenteria: "regionale, toscano, salumeria". Ma come? Parto da Firenze con tutto il mio bagaglio di luoghi comuni linguistici ("lavare i panni in Arno" e "la vera lingua italiana è quella che si parla a Firenze" evvia evvia...) e mi tocca scoprire a Roma un termine tipicamente toscano che non ho mai sentito nominare in vita mia?!?!? Disfatta!

Devo però dire che la definizione non calza molto con le altre insegne più piccole che recitano "emporio" e "casalinghi"... quale sarà la soluzione dell'enigma? So che l'Accademia della Crusca si è espressa in merito, ma al momento non sono in grado di recuperare l'articolo...

Posti auto

Cominciamo con qualcosa di "soft".

Passeggiando per Torino ho notato questi curiosi aggeggi che ho prontamente immortalato col telefonino:

Sono dei supporti per parcheggiare le biciclette. Anche simpatici, direi.
La forma che rappresenta la silhouette di un'automobile mi ha suscitato pensieri ecologisti, accostando due realtà contrapposte: le automobili reali e queste "virtuali", nate per ospitare mezzi decisamente meno inquinanti.
Quindi, un oggetto utile, dalla forma simpatica e con una coscienza ecologica. Bellissimo!

Unico difetto: ha alloggiamenti per tre (tre!) biciclette.
Viva la bellezza del design, ma alla fine prediligo sempre la praticità: perchè sprecare spazio in questo modo se l'intento di chi ha messo lì questi cosi è di incentivare l'uso della bici al posto dell'auto? Una rastrelliera di quelle "vecchio stile" ne avrebbe ospitate il triplo. Però, si sa, quel sistema era poco sicuro. Allora un sistema meno antiquato: i classici "tuboni" piantati a terra, sarebbero stati comunque più efficienti e altrettanto sicuri di questo grazioso arredo urbano che finisce per sortire l'effetto inverso: uno dice "che carino" e poi prende comunque l'auto...

Debutto

Quando si comincia qualcosa vien sempre voglia di fare programmi, enunciare manifesti, definire obiettivi... ma questo blog nasce solo da un'impellente voglia di sfogarsi e quindi non so cosa conterrà se non a grandi linee estremamente vaghe.

Viviamo in un mondo pieno di incongruenze, da quelle dei massimi sistemi alle cazzatelle quotidiane. Io le guardo e rosico... ma che rosico a fa'? Così ho deciso di commentarne qualcuna qui. Il mare magnum di internet mi permette di arrogarmi il diritto di sentenziare su questo e quello come se fossi chissà che gran saggio, e magari otterrò almeno in parte lo scopo non disprezzabile di somatizzare un po' meno...

Siete avvisati.
Leggete a vostro rischio e pericolo...